L’attività del Co.Pro.S.S. inizia nel 1998. 
Per una programmazione di interventi diretti alle fasce di popolazione più debole Il Consorzio, alla sua costituzione, ha effettuato una ricerca volta:
- ad evincere i bisogni delle categorie sociali più svantaggiate;
- a verificare i servizi erogati nel territorio dei Comuni Consorziati.
La ricerca è stata effettuata nell’ambito dei servizi offerti alle categorie sociali che costituiscono la popolazione:
- servizi per gli anziani;
- servizi per minori;
- servizi per disabili;
- servizi per la famiglia;
- strutture o spazi per il tempo libero.
Il risultato della ricerca viene rappresentato nella tabella n. 1 che indica i servizi attivati nei Comuni Co.Pro.S.S. negli anni 1998/99. 

Dalla lettura della tabella si evince che negli anni 1998/99, il territoriodei Comuni Co.Pro.S.S.offriva pochi servizi rispetto alle esigenze della popolazione.

La carenza di servizi e distrutture è stata sicuramente determinata dalla mancanza di risorse finanziarie ma anche di risorse umane.

Partendo da questo dato il Consorzio, sin dalla sua costituzione, si è prefissato l’obiettivo di migliorare la qualità della vita delle fasce di popolazione più deboli, realizzando iniziative volteall’appagamento dei bisogni.

Attraverso lo strumento della progettazione si sono realizzate negli anni servizi e strutture.

La ricerca di finanziamenti regionali, nazionali ed europei è continua.

L’attenzione è stata rivolta soprattutto alle aree dei minori, anziani e disabili. Trasversalmente si è operato al fine di ottenerefinanziamenti per l’erogazione di servizi diretti ad altre categorie sociali (famiglia, tossicodipendenti, extracomunitari).

Per l’area dei minori, considerato il dato rilevabile dalla tabella n. 1 e comparandolo con il dato della tabella n. 2, si può affermare che l’operato del Consorzio ha avuto una ricaduta consistente.

Ai sensi della legge 216/91 sono stati approvati i progetti di intervento in favore di minori soggetti a rischio di coinvolgimento in attività criminose.

Sono stati realizzati laboratori teatrali, di manutenzione del verde, della lavorazione del legno, di attività sportive.

I laboratori rivestono una risorsa importante per il territorio ed un punto di riferimento per i giovani che, attraverso i luoghi di aggregazione hanno la possibilità di confrontarsi con i coetanei edesprime le proprie potenzialità. In un territorio dove è alta la densità di attività criminose è necessario creare degli spazi alternativi alla strada, affinchè gli adolescenti possano avere occasioni di contrasto del disagio.

L’approvazione dei progetti presentati ai sensi della legge 285/97 -Disposizioni per la promozione didiritti e di opportunità per l’infanzia e l’adolescenza -ha permessola realizzazionedi attività rivolte ai minori, che hanno colmato, anche se solo in parte, la carenza di servizi nel territorio.

In 14 Comuni della Provincia di Crotone sono stati creati i Parchi Robinson, spazi verdi attrezzati nel contesto urbano.

I Parchi, luoghi di incontro e socializzazione tra bambini, hanno favorito il miglioramento delle condizioni di vita dei minori.

Destinatari dei parchi non sono solo i bambini e gli adolescenti. Questi luoghi sono diventati punti di riferimento per tutte le generazioni.

In 23 Comuni della Provincia di Crotone sono stati attivati i “centri ludici di gioco”, denominati “ludoteche”che hanno rappresentato una novità assoluta per lo svolgimento del tempo libero dei bambini da 6 ad 14 anni.

L'apertura delle ludoteche ha fatto si che la politica di intervento in favore dei minori subisse un lieve miglioramento soprattutto in quei Comuni ove la mancanza di attenzione verso l'agio dei bambini e degli adolescenti ha determinato una situazione di forte ritardo rispetto ad altre aree della stessa Regione.

Inizialmente accolte con un pò di reticenza, come del resto tutte le iniziative nuove, le ludoteche hanno avuto una ricaduta positiva sul territorio, considerato che esse hanno rappresentato l’unico punto di aggregazione sopratutto per i bambini appartenenti a ceti sociali meno abbienti che non hanno la possibilità di partecipare ad attività presso strutture private.

Sempre a favore dei minori è stato finanziato, ai sensi della legge 285/97, il progetto “Sportello Informativo Territoriale” , con l’obiettivo di creare dei punti di riferimento per l’orientamento scolastico e lavorativo.

Nella progettazione indirizzata ai minori - adolescenti, il Consorzio ha realizzato un corso di formazione per “Operatori Sociali”.

Il progetto finanziato dal Fondo Sociale Europeo ha formato trenta operatori sociali.

Dei trenta operatori formati, il 90% ha trovato una collocazione lavorativa.

Su delega del Comune di Rocca di Neto, è stato aperto il Centro Diurno Provinciale per minori.

Il Centro, che accoglie minori appartenenti a nuclei familiari che vivono situazioni di disagio di varia natura, va a colmare la carenza di strutturedi accoglienza per minori nel territorio del Comune di Rocca di Neto.

Perl’area anziani, il Consorzio negli anni ha concretizzato molte iniziative.

Il servizio di assistenza domiciliare agli anziani, che all’inizio dell’attività del Consorzio era erogato solo in pochi Comuni della Provincia (tab. n. 1), è stato attivato in tutti e venti Comuni Co.Pro.S.S.

Ilservizio è stato realizzato confondi propri del Consorzio negli anni 2001 e 2002.

Il servizio è risultato indispensabile per gli anziani, soprattutto per quelli che vivono completamente soli, senza supporto familiare.

L’assistenza agli anziani riprenderà nell’anno corrente. Il servizio è finanziato in parte dal Ministero dell’Interno - Riserva Fondo Lire UNNRA ed in parte dalle risorse di bilancio dell’Ente.

Nel frattempo, grazie all’approvazione di un progetto di Servizio Civile da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri che ha assegnato al Consorzio 40 volontari, è stato attivato il servizio di prossimità alla vita degli anziani.

Il serviziodi prossimità alla vita dell’anziano è un servizio di buonvicinato. I volontari hanno il compito di svolgere attività di segretariato sociale, di accompagnamento all’esterno dell’abitazione e di sostegno alla solitudine.

Nell’anno 2000 è stato avviato il Servizio di Trasporto.

Il trasporto è destinato ad anziani e disabiliresidenti nel territorio Co.Pro.S.S. e viene effettuato con mezzi di proprietà del Consorzio, omologatiper il trasporto di soggetti disabili.

Completamente gratuito, il servizio rappresenta una risorsaper coloro che vivono condizioni di disagio fisico ed economico al fine di raggiungere i centri di riabilitazione, le strutture ospedaliere, le scuole presenti nella Provincia diCrotone.

Usufruiscono del servizio anche i minori disabili residenti nel Comune di Crotone per il raggiungimento delle sedi scolastiche e i centri di riabilitazione.

Nell’area dei disabili, al servizio di trasporto su menzionato, va ad aggiungersi il progetto di aiuto alla persona realizzato negli anni 2002 e2003.

Il progetto, bandito e approvato dalla Regione Calabria, è garantito dalla legge nazionale n. 104/92, che riconosce l’handicap grave e garantisce il servizio di assistenza domiciliare ai soggetti di età compresa tra i sei e i sessantacinque anni.

Nell’ambito dell’area dei disabili, la Regione Calabria ha finanziato un corso di formazione di “Operatori per servizi socio assistenziali ai disabili” diretto a venticinque giovani residenti nel territorio.

Nel programmare e ricercare finanziamenti per le fasce di popolazione più disagiate, non sono stati trascurati le risorse disponibili per le famiglie, per i tossicodipendenti e gli immigrati.

Nell’area della famiglia, nei venti Comuni Co.Pro.S.S. sono stati attivati gli “Sportelli Informafamiglie” con il fine di creare degli sportelli “locali”di informazione sulla attuale normativa nazionale e regionale che regola la materia della famiglia.

Inoltre è stato concesso dalla Regione Calabria il finanziamento del progetto delleestreme povertà.

Si tratta di aiuti economici per le famiglie che vivono in condizioni di assoluto disagio economico.

Nell’area immigrati, numerosi nel nostro territorio, è stato creato un centro di accoglienza per le donne vittime della tratta.

Il progetto presentato e approvato alla Provincia di Crotone dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri dipartimento pari opportunità ai sensi dell’art. 15 D.lgs 25 luglio 1998 n. 286 è gestito dal Co.Pro.S.S.

Nell’area della tossicodipendenza, attingendo al Fondo Nazionale per la Lotta alla Droga legge 45/99, è stata condotta una ricerca sui giovani e le cosiddette droghe leggere. I risultati della ricerca sono stati oggetto di seminari organizzati nelle scuole del territorio provinciale.

Nella tabella. n. 2 sono rappresentati i servizi attivati dal Co.Pro.S.S.

La tabella n. 3 racchiude i dati contenuti nelle tabelle n. 1 e 2. La comparazione di questi dati evidenzia l’operato del Consorzio e le iniziative messe in campo. Gli interventi attuati nell’ambitosociale vanno apprezzati anche per la ricaduta occupazionale che gli stessi hanno prodotto.

Gli operatori impiegati nei Servizi sono tutti residenti nei Comuni Consorziati.

Nella tabella n. 4 sono rappresentati numericamente gli operatori impiegati nei servizi

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